Ciclo laboratoriale di 4 incontri per gli alunni delle classi terze e quarte della Scuola Elementare Daneo
La conoscenza del proprio quartiere e della sua storia è un primo passo per viverlo come protagonisti. Ogni nome di strada porta con sé delle storie da raccontare, tutte le storie rimandano ad una città di mare aperta al mondo, crocevia di scambi e culture.
I nomi delle piazzette e dei vicoli del quartiere della Maddalena (più zone limitrofe) fungeranno da ispirazione per la realizzazione di una installazione artistica realizzata dal gruppo classe che potrà essere esposta in occasione di un evento di quartiere: un modo creativo per arricchire il quartiere, sentirlo proprio e dunque rispettarlo. Gli incontri saranno un primo strumento per aprire un dialogo consapevole sulla conoscenza e la valorizzazione degli spazi comuni.
Descrizione del laboratorio
PRIMO INCONTRO
Presentazione del progetto “A zig zag nel centro storico” e introduzione alle mappe geografiche come rappresentazione della realtà.
Osservazione della pianta del quartiere della Maddalena: con spilli e fili di lana colorati si tracceranno i percorsi che ogni alunno compie per raggiungere la scuola trasformando la mappa in una fitta rete di intrecci colorati; forse non siamo così lontani e la città è il vero collante della comunità in cui cresciamo.
Cenni di toponomastica: panoramica sui nomi più particolari che indicano piazzette e vicoli in centro storico e nello specifico nel nostro quartiere: Vico neve, Vico del pelo, Vico della scienza, Piazza dell’amor perfetto, Vico del tempo buono, Vico della tartaruga, Piazza della lepre, Piazza delle oche. Questi alcuni dei nomi dei luoghi in cui proporremo ai gruppi classe di progettare e realizzare un’installazione artistica.
SECONDO INCONTRO
Uscita di un’ora nel quartiere per osservare il luogo su cui lavoreremo creativamente, es. Vico Neve. Piccola attività d’orientamento, osservazione e ricerca di prospettive attraverso l’utilizzo di una “cornice-sguardo”: ogni partecipante individuerà il punto che più gli piace del vicolo o piazzetta e lo mostrerà agli altri.
Questo sarà un primo momento di osservazione ma anche di critica, soprattutto se quello che troveremo non ci piacerà e vorremmo cambiarlo.
In classe daremo inizio all’espressione e rielaborazione delle suggestioni che i vicoli hanno suscitato in noi.
TERZO INCONTRO
Laboratorio artistico e produzione di un primo elaborato uguale per tutti i partecipanti: una prima base di lavoro che fungerà da collante visivo all’installazione che invece sarà decisa in modo maieutico dal gruppo (es. per Vico Neve si realizzeranno “fiocchi di neve” con lana e filo rigido, i tanti fiocchi saranno la prima base dell’installazione).
Dopo di che, a partire dal nome del luogo, si esplorano possibili connessioni con sensazioni ed emozioni sensoriali,per immaginare un progetto di installazione artistica da realizzare insieme e allestire in quartiere (ad esempio la parola neve è rinconducibile alla sensazione di freddo o di inverno).
QUARTO INCONTRO
Realizzazione effettiva del progetto attraverso l’approfondimento di alcune tecniche artistiche e con l’utilizzo di materiali di riciclo. Prova di installazione in uno spazio scolastico per capire la fattibilità del progetto in attesa di poterla collocare in loco durante un evento pubblico del progetto “Io vivo qui”.
